LA " REGINA DEL CABARET "
 
 
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HAPPY BIRTHDAY BIRD !



Di Corrado Barbieri




Bird,
Ti chiamo come ti chiamavano tutti, anche se e’ bello figurarsi questo nick come riferimento ai voli artistici di un uccello, e invece amavi il pollo, fritto soprattutto, come lo sanno fare da voi, e nacque il soprannome.
100 anni fa nascevi a Kansas City ( 29 agosto 1920 ), ma non e’ nulla un secolo per un genio, per chi nasce e si dimostra tale, tutti sappiamo che voi geni siete eterni. Forse l’eternita’ é solo riservata a voi, ma non e’ importante. 
Credo sia importante far presente a chiunque ti approccia, ieri, oggi, come tra 1000 anni, che non e’ semplice riuscire subito ad apprezzarti, ma poi si prosegue e si capisce che la tua musica fu un terremoto, una scossa che l’intero pianeta musicale ricevette, e di dimensioni astrali. Personalmente ho avuto bisogno di 30 anni per capirti completamente. Certo c’è stato e c’è chi entra prima nella tua arte folgorante, e li ho sempre invidiati.
Pero’ occorre una sintesi, sono 5 infatti le ragioni storiche per cui sei genio. La prima e’ che nel 1945 inventasti il BeBop, assieme a Dizzy. Una forma di musica che metteva in ombra l’orchestra, la band, per privilegiare il singolo. La seconda fu anche più rivoluzionaria, perché si trattava di una musica in cui l’improvvisazione doveva avvenire in modo velocissimo, con autentiche cascate di note, e qui bisogna prendere atto che un’innovazione a questo livello non avverra’ mai più nell’arte musicale. La terza e’ che riuscisti ad unificare registrazioni di musica jazz e pop. Altra cosa in realtà enorme, specie per quei tempi, in cui l’esecuzione da parte di un jazzista di brani “ commerciali “ dava scandalo e veniva bollata come “ easy listening”. Sai, e’ un’idiozia che dura ancor oggi! la stupidità da’ il senso dell’infinito da sempre. Quarta, hai “ liricizzato “ il blues, anche questa non cosa da poco, e basta ascoltarti per rendersene conto. 
La quinta ragione e’ forse per certi versi la più’ alta, riguarda la tua gente, i neri americani, per cui svolgesti una funzione essenziale nella lotta per i diritti civili : i neri esprimevano con la musica da te inventata la loro eccezionalità artistica, in modo inequivocabile. Una musica per cui il jazz non era più la somma di cultura europea più ritmo africano, era una cosa tutta vostra. E nei primi anni suonaste “ per voi”, non vi interessavano platee, giudizi, apprezzamenti. Vennero giocoforza da soli. 

Beh, Bird, e’ impossibile per me concludere in modo così’ “ saggistico”, devo elencare una sesta ragione, che e’ più un consiglio, il più diretto e sensitivo : chi legge ascolti subito  “ Laura”, e sarà ovvio capire il genio !!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
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