IL GENIO CHE VENDETTE L'ANIMA AL DIAVOLO

 
 
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IL GENIO CHE VENDETTE L'ANIMA AL DIAVOLO




di Corrado Barbieri


 

"Early this morning
When you knocked upon my door
I said, Hello Satan,
I believe it's a time to go
"

(da "Me and the devil blues" - Robert Johnson )



Aveva venduto l'anima a Satana, di questo molti erano convinti riguardo a Robert Johnson, genio che influenzera' non solo decine di artisti, ma la musica popolare del '900 e oltre. E qui immagino lo stupore di chi non lo ha ascoltato e non ne conosce la storia. Si', perché Johnson rimane per molti versi un personaggio oscuro, che i testi definiranno col solito, stantio aggettivo di maledetto.
In realta' il personaggio racchiude in se' tutta la storia e la condizione dei neri d'America nel secolo che va dalla fine della guerra di secessione fino agli stessi anni del secolo successivo. Un arco di tempo molto lungo in cui, cessato lo stato di schiavitu', verranno a trovarsi nella stessa situazione di disprezzo e discriminazione, dovendo pero' districarsi e sopravvivere in un mondo a loro avverso in ogni senso.
In quei contesti, prima nella schiavitu' e poi nei decenni dopo la fine della guerra, erano nati gli spiritual, un canto collettivo di liberazione che esprimeva il bisogno di un popolo di trascendere la propria condizione esistenziale e che derivava dai canti di lavoro di tradizione africana fusi coi salmi dei bianchi. Poi, la fine dell'800 vede la nascita di una nuova forma di espressione musicale, il blues, un canto individuale, che pur derivando dallo spiritual non esprime desiderio di liberta', ottenuta solo formalmente, ma la disperazione per la propria condizione, il senso di solitudine, di smarrimento e di dolore del vivere in una societa' ostile. Il blues, che non essendo un'interpretazione corale necessita di un accompagnamento musicale individuale, armonica, banjo o chitarra, tra la prima e seconda decade del '900 diventera' genere musicale, precorso a cavallo del secolo da oscuri esecutori, e si suddividera' in blues urbano, via via sempre piu' influenzato daile pressioni commerciali, e nel piu' genuino ma piu' ruvido blues rurale. La musica di Robert Johnson, che nasce nel maggio del 1911( ma la data e' tutt'altro che certa) ad Hazleburst nel Mississippi, si inquadra in quest' ultimo genere, i cui interpreti in quegli anni sono Leadbelly, Blind Lemon Jefferson, Charlie Patton, Skipper James e Son House.
Chi canta il blues rurale e' sempre itinerante, vagabonda per il sud-ovest degli States con il suo strumento, sostando tra angoli di strada e locali, viaggia con gli hobos sui treni merci e vive di espedienti spesso non leciti. Dopo un matrimonio a 17 anni e aver perso la moglie Virginia di 16 anni quasi subito, sara' quella la vita di Johnson, che e' in cerca di lenire il dolore, in cerca di un padre scomparso anni prima e soprattutto di un senso della vita. Aveva imparato l' armonica da autodidatta e preso lezioni di chitarra da Son House, ma non aveva brillato particolarmente.
Per un anno non sara' piu' visto in giro, poi, e siamo a cavallo tra il 1930 e il 1931, riappare e magicamente suona la chitarra in modo straordinario : ne fa un uso quasi contrappuntistico, sviluppa linee melodiche semplici ma vicine al suo canto e il fraseggio e la polifonia che ne scaturiscono sono assolutamente affascinanti. E' qui che nascono leggenda e credenze popolari. Non sembra possibile che in un anno Johnson abbia potuto sviluppare in quel modo il suo talento, e nelle parole delle sue composizioni, in cui risuona sempre la sua disperazione, inserisce spesso riferimenti satanici. Si narra che abbia incontrato a un crocevia di Clarksdale nel Mississippi un uomo strano, un bluesman chiamato Zinnermann che diceva di aver imparato a suonare la chitarra di notte, nei cimiteri, e di certe pratiche Voodoo a cui avrebbe preso parte : la convinzione e' quella che in questi incontri Johnson abbia fatto un patto col diavolo per ottenere cio' che voleva...e lui la rafforza, parlandone nelle sue canzoni e inserendovi vicende cupe e disperanti. Al contempo vive in modo estremo, gran bevitore, gran donnaiolo, sempre tormentato dalla miseria. Il suo canto affascina i presenti, le parole delle sue canzoni ammaliano le donne e terrorizzano le improvvisate platee.
Aldilà di ogni leggenda pero' nascono 29 perle musicali che registrerà nel 1936, unica testimonianza reale, che costituirà una traccia indelebile da seguire non solo per ogni bluesman futuro fino ai giorni nostri, ma per i fenomeni del Rock'n'Roll prima e dell'intero Rock poi.
Ma nella sua musica, nelle sue parole ricche di corruzione dell'anima, di violenza, di ricerca della felicita' e nel personaggio stesso c'e' di piu', c'e' l'immaginario del Rock. E nel suo spirito si incarneranno personaggi come Brian Jones, Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Jeffrey Lee Pearce, Ian Curtis, Eric Clapton, Bob Dylan, i Rolling Stones, i Led Zeppelin e altri ancora.
Il 16 agosto 1938, a 27 anni, Robert Johnson viene ucciso, probabilmente da un marito geloso, chi afferma col veleno, chi con una coltellata. Il suo luogo di sepoltura e' ignoto, ma una lapide fittizia, nel Mississippi, recita :
" La sua musica colpi' una corda che continua a far risuonare il suo blues a generazioni che non avrebbe mai conosciuto e rese poesia le sue visioni e le sue paure" .

CROSSROAD BLUES

Di Robert Johnson

I went to the crossroad
Fell down on my knees
Asked the Lord above: have mercy now
Save poor Bob,il you please
Standin' at the crossroad
I tried to flag a ride
Didn't nobody seem to know me
Everybody pass me by
The sun goin' catch me here
......
Lord, that I' m standin' at the crossroad,babe
I believe I am sinkin' down .

NOTA. Seguendo la tradizione Voodoo pare che Johnson abbia incontrato il diavolo a un incrocio.Il tono e' oscuro, impaurito, disperato e racconta di un uomo a un punto di non ritorno .Pare si tratti di una preghiera, una richiesta di perdono per aver venduto l'anima al diavolo, a un incrocio...

 

I 29 brani registrati :

- Kindhearted woman blues
- I believe I'll dust my broom
- Sweet home Chicago
- Rambling on my mind
- When you got a good friend
- Come on in my kitchen
- Terraplane blues
- Phonograph blues
- 32-20 blues
- They're red hot
- Dead shrimp blues
- Crossroad blues
- Walking blues
- Last fair deal gone down
- Preaching blues ( Up jumped the devil )
- If I had possession over judgment day
- Stones in my pass way
- I'm a steady rollin' man
- From four till late
- Hellhound on my trail
- Little queen of spades
- Malted milk
- Drunken hearted man
- Me and the devil blues
- Stop breakin' down blues
- Travelling riverside blues
- Honeymoon blues
- Love in vain
- Milkcow's calf blues


 

 

 

 


 

 



 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 






 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
   
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