La realizzazione di "Kind of Blue"

 
 
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MILES DAVIS
La realizzazione di "Kind of Blue"


 

Testo e fotografie di Ettore Ulivelli

 



Qualsiasi scritto su Miles Davis, dopo l'esaustiva “apologia” di Ian Carr del 1982, l'autobiografia del 1989 scritta a quattro mani con il giornalista Quincy Troupe e l'imponente massa di articoli e studi apparse sulle riviste specializzate internazionali, risulta inevitabilmente riduttivo o, nella migliore delle ipotesi, ripetitivo. ​Ho quindi pensato di rendergli omaggio ricordando dati salienti e le osservazioni di alcuni musicisti di grande prestigio relativamente alla realizzazione di “Kind of Blue”, da molti riconosciuto come uno degli album di maggiore successo e grande influenza nella storia del jazz. E nella successiva decade sara' “ Bitches Brew” ad allargare la platea di ascolto di Davis con la fusione tra l' armonia e la melodia del Jazz e la ritmica del Rock. ​Dei 5 brani che compongono l'album, “So What” e' il piu' conosciuto e fatto oggetto, come vedremo alla fine,di un' impressionante numero di “covers”. Quando, ad esempio, musicisti ed appassionati richiamano un brano dell'album, e' proprio “So What” che invariabilmente citano. ​La popolarita' di questo brano e' dovuta principalmente al tema di apertura che lo rende immediatamente riconoscibile per l'intrigante melodia che si snoda in un fraseggio sinuoso e funky. ​Un'altra peculiarita' che lo rende indimenticabile e' l'introduzione quasi impressionistica e sognante in cui il basso di Paul Chambers scandisce il tema principale del brano con uno straordinario effetto di tensione cui fa riscontro quel deflagrante crash sul piatto chiodato di Jimmy Cobb che imprime al brano un'incredibile energia.
​Entra Davis che suona uno dei suoi assolo piu' lirici – suonato sul registro medio la cui bellezza, per intenderci, lo ha sempre contraddistinto rispetto agli altri trombettisti della sua generazione.
​Come faceva notare Gil Evans nel commentare lo stile di Davis, e' proprio questo brano a fare maggiormente apprezzare la sua genialita' nell'alternanza di lunghe frasi a pause di silenzio.
Davis sa sempre cosa suonare e cosa tralasciare. E se “So What” e “Flamenco Sketches” emergono per la loro semplicita', ”Blue in Green” e' l'unico brano a distinguersi per una sorta di personalissimo minimalismo.
​Ma non e' solo “Kind of Blue” a brillare nel 1959, a mio giudizio, l'anno piu' straordinario ad aver arricchito la storia del jazz con una incredibile messe di albums pubblicati, il cui successo ha lanciato la carriera dei rispettivi musicisti.
​Eccone, in ordine cronologico, l'elenco – i mesi indicati si riferiscono alla registrazione piuttosto che alla relativa pubblicazione:

1959

​Marzo-Aprile – Miles Davis: Kind of Blue
​Maggio John Coltrane : Giant Steps
​Maggio Charlie Mingus : Mingus Ah Uhm
​Giugno-Agosto Dave Brubeck : Time Out

​Ottobre – ​Ornette Coleman – Tomorrow is the Question
The Shape of Jazz to Come
Change of the Century

Cannonball Adderley - Quintet in San Francisco
Oscar Peterson – Porgy and Bess

​Novembre/ ​Dicembre​
John Coltrane – Coltrane Jazz
​Bill Evans – Portrait in Jazz

Inoltre, a partire dal 1959 fino quasi alla meta' degli anni '60, si sono formati i gruppi piu' importanti ed influenti nella storia recente del Jazz la cui fama si e' diffusa a livello internazionale. ​In rapida successione abbiamo avuto: il Cannonball Adderley quintet – il Dave Brubeck quartet – Art Blakey and the Jazz Messengers - Ornette Coleman quartet – Oscar Peterson trio- Miles Davis quintet – Bill Evans trio.
​E tra questi leaders, Davis, Coltrane e Ornette Coleman sono considerati i grandi innovatori, che hanno scosso il Jazz tracciandone le linee (anche parossistiche) per almeno le due decadi successive.
​Dopo l'avvento "Kind of Blue", famosi musicisti hanno espresso le loro valutazioni.
​Gary Burton, nel sottolineare l'influenza di questo album osserva: “quando nel 1960 arrivai alla Berkley School of Music, gli studenti suonavano gia' i brani dell'album, ma i musicisti piu' attempati non si trovavano altrettanto tanto bene con questi brani perche' mancava loro quella grossa progressione di accordi su cui appoggiarsi e alla quale erano stati abituati per sostenere gli assolo e destreggiarsi con quelle scale”.
​Herbie Hancock raffforza queste affermazioni relative all'importanza di "Kind of Blue" quale quale momento di transizione da una generazione all'altra. Dice:
“ha rappresentato una porta di ingresso per i musicisti della mia generazione – la prima importante esperienza cui siamo stati esposti nel corso delle nostre esistenze. Vedi, io sono nato nel 1940 quindi non ero abbastanza vecchio per partecipare alla transizione tra lo Swing e cio' che noi definivamo gli inizi del jazz moderno.
​Il be bop era gia' sulla scena quando io iniziai a prestarvi attenzione. Quando usci' "Kind of Blue " non avevo nemmeno concepito potesse esservi un altro approccio al jazz.”
E Ron Carter: “ciascun brano dell'album ha avuto una quantita' di “covers” superiore a quella della maggior parte di brani pop.
​Come rammenta Ashley Kahn (l'autore di “The making of Kind of Blue, the Miles Davis masterpiece” , “l'interpretazione vocale piu' strepitosa dei brani dell'album, e' indubbiamente quella di Jon Hendricks. Nel 1989 oltre a quest'ultimo, Bobby McFerrin, Al Jarrau e George Benson vocalizzarono gli assoli originali di John Coltrane, Wynton Kelly, Miles Davis e Cannonball Adderley.
​E per quanto riguarda questo fenomeno, i dati diffusi dalle Edizioni Musicali (solitamente affidabili), mostrano esservi state 150 “covers” di “All Blues” e “So What”, quasi 100 di “Blue in Green” e 15 di “Freddie Freeloader”.
​Malgrado l'assenza di qualsiasi tipo di promozione nel corso della sua lunga vita, le vendite di “Kind of Blue” - specialmente quelle verificatesi negli anni '90 – sono state in costante ascesa: una media di 5/7000 copia/ settimana, come afferma con stupore un label manager della Columbia.
“E durante la settimana del Natale 1998, ricordo che ha raggiunto anche le 25.000 copie/sett.” ​A livello internazionale, pur essendo arduo un conteggio preciso delle vendite in tutti i paesi, e' verosimile valutarle in 5 milioni di copie – a partire dal 1997. ​Infine, a conferma dell'assenza di partiture per i singoli brani, e' interessante leggere quanto affermato da Miles Davis, Jimmy Cobb e Bill Evans:
​Davis: “Non ho scritto alcun arrangiamento, ma ho dato solo brevi istruzioni su cio' che ciascuno doveva suonare perche' volevo la massima spontaneita' interpretativa.
​Cobb: “ricordo che Davis diede a ciascuno di noi istruzioni sommarie all'ultimo minuto – cose tipo: “…. questo e' in tempo normale – questo e' in 3 (¾) - questo con un'atmosfera latina – questo e' a tua scelta.”
​Evans: “le istruzioni di Davis arrivavano anche mentre il nastro sul registratore stava gia' girando".

Conclusione.
“Cos'e' rimasto della serendipita' che ha fatto convergere i musicisti, la Columbia, il produttore e, perche' no, anche il leggendario 30th Street Recording Studio ( sede di innumerevoli storiche registrazioni) in un unicum dal quale e' uscito uno degli album piu' famosi della storia del Jazz? " interroga Ashley Kahn.
​Nulla – all'infuori di Jimmy Cobb – l'unico tutt'ora in vita.
Anche la Columbia,che ha pubblicato un numero impressionante di capolavori della storia del jazz, oggi fa parte di un impero giapponese internazionale, sostenuta dalle vendite multimilionarie di rap e pop – e con un numero insignificante di jazzisti sotto contratto.
"Kind of Blue" e' stato registrato in 2 giorni: nessun arrangiamento e minime istruzioni per i singoli musicisti.
​Ho trascorso 6 anni alla CBS (il marchio della Columbia in Europa) come marketing manager, a cavallo tra la fine degli anni '70 e la meta' degli anni '80 mentre dominavano il rock e la fusion, responsabili del vistoso calo di interesse per il jazz da parte dei giovani. Gli uffici dei singoli “label managers” risuonavano quotidianamente dei pre-ascolti degli albums di rock e pop che sarebbero stati successivamente pubblicati.
​Probabilmente ero l'unico ad avvertire un'acuta nostalgia per quei favolosi anni '60.

 




 


 

 


 

 








 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 









 

 

 

 









 

 

 

 

 





 
 
   
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