Sir Andre' Previn
 
 
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Sir Andre' Previn


di Tano Ponzoni

 


Un pianista, compositore e direttore d’orchestra che, dall’età di 13 anni, ha sempre impressionato, in tutto il mondo, l’ambiente musicale, dal jazz alla musica classica, suonando con nomi illustri, dirigendo le orchestre sinfoniche di Houston, Boston, Chicago, Pittsburg, Vienna, Berlino e la London Symphony, ricevendo il titolo di Sir dalla Regina Elisabetta. Ha suonato, diretto e registrato le musiche dei più grandi song-writer americani, le opere sinfoniche di Manuel de Falla, Edward Elgar, Saint Saën, Debussy, Cajkowskij e Beethoven, scritto e diretto le musiche di numerosi e famosi film, guadagnandosi due Oscar e un Grammy Award.
Un artista che nell’ultimo periodo della sua vita è tornato al suo primo amore, cioè il jazz, per il quale ha sempre mostrato un suo stile, naturalmente ispirato ad alcuni dei più grandi pianisti, e soprattutto ad Art Tatum e Nat King Cole. Molto eclettico, inizialmente legato allo stile West Coast, si è successivamente mostrato sempre aperto a nuove esperienze.
La sua attività fu a dir poco frenetica. Ne basta un esempio: dopo una serie di concerti jazz tenuti con il suo trio nel gennaio 1960, il 29 dello stesso mese suonò il “ Concerto per piano” di George Gershwin con la New York Philharmonic partecipando, nel giro di soli tre giorni, a numerosi show radiofonici e televisivi, e il mese successivo suonò il “Concerto in La minore” di Grieg con la Los Angeles Philharmonic condotta da Micklos Rosza e il 12 dello stesso mese eseguì due “ Concerti per trio” di Beethoven con i membri del Roth Quartet della UCLA Shoemberg Halla. Il 4 aprile fu presente con le mansioni di musical director e conductor presso la Academy Awards a Hollywood dove lui stesso ricevette il secondo Oscar sullo schermo dalla Metro Goldwin Mayer. Solo un esempio della sua attività, sia nel campo della musica jazz che come coordinatore d’orchestra e pianista di musica sinfonica.


Profilo biografico


André Previn (il suo nome si pronuncia come scritto, e non “alla francese”, trattandosi di un classico cognome ebraico) nasce a Berlino il 6 aprile 1929. Il padre, buon pianista e docente di musica al Conservatorio di Berlino, deve lasciare con la sua famiglia la Germania tra il 1938 e il ’39, causa le persecuzioni razziali. La famiglia si rifugia a Parigi dove André continua i suoi studi al Conservatorio. Nel 1940, a guerra mondiale già iniziata, la famiglia di Jack Previn raggiunge negli Stati Uniti il figlio maggiore Steve, che da qualche anno lavora presso una società cinematografica in California. André continua i suoi studi con validissimi maestri quali Joseph Acron e Mario Castelnuovo-Tedesco, divenendo subito il loro pupillo. Iscritto alla Beverly Hill High School, partecipa a concerti dell’orchestra sinfonica della stessa scuola composta di giovani talenti. È proprio in questo periodo che, casualmente, ascolta trasmesso per radio Sweet Lorraine suonato da Art Tatum. Ne è particolarmente colpito, tanto da acquistare subito il disco per trascrivere nota per nota l’esecuzione di Tatum. Dirà poi che era stato difficile quanto trascrivere una partitura di Mahler. Previn, che aveva una cultura musicale tipicamente europea, votata alla musica classica, si precipita, ascoltando dischi e leggendo libri, a studiare la storia e lo sviluppo della musica popolare americana e conseguentemente quella del jazz, iniziando da Buddy Bolden e Jelly Roll Morton. Intanto, applicandosi al pianoforte, il suo stile viene influenzato, oltre che dal suo preferito Art Tatum, anche da Nat King Cole, Oscar Peterson (quasi suo coetaneo) e Bill Evans. Nel 1942, a poco più di 18 anni, comincia a godere di una certa notorietà dell’ambiente musicale californiano, naturalmente come pianista, tanto da collaborare con l’orchestra di Frank de Vol e con Hoagy Carmichael e nel 1944 a tenere un concerto con la los Angeles Philharmonic.
Il suo nome, nonostante la giovane età, è già sul taccuino di molti discografici. La Sunset Records scrittura Previn per la registrazione di otto facciate di 78 giri con un trio formato dal chitarrista Dave Barbour (direttore musicale e marito della cantante Peggy Lee) e il bassista John Simmons. I dischi (dei quali alcuni arriveranno in Italia stampati dalla Parlophone Italiana) nell’immediato dopoguerra suscitano anche da noi un certo entusiasmo. " Main Stream " e " Take the A Train " erano andati a ruba negli Stati Uniti e molti critici avevano parlato della nascita di una stella!
Sempre per la Sunset, Previn, appena ventenne, partecipa alla registrazione di altri 78 giri con un complesso che, sotto il nome di Willie Simth (as), comprendeva anche musicisti come Howard McGhee (tp), Vido Musso (ts), Eddie Safransky (b) e Red Callender (b) . Le esecuzioni della Sunset mostrano già la brillantezza dello stile del giovane pianista, oltre alla sua inventiva, specie nel suo brano " Variation on A Theme " ispirato alla musica di Debussy. Il 1945 è un anno importantissimo per André. Raccomandato da José Iturbi, per il quale Previn aveva scritto un brano che il pianista-attore eseguiva nel film " Holiday in Mexico ", la MGM, che produceva allora quasi in esclusiva film musicali, si interessa a questo fenomeno offrendogli un contratto che lo lega come pianista e orchestratore. Il legame, però, non impedisce a Previn di frequentare i locali notturni e i club di jazz, abbastanza numerosi nella West Coast. Dal 1945 al 1949 stringe amicizia e suona con i nomi più noti del jazz californiano, in particolare con Shelly Manne, ma anche con Bob Cooper, Bud Shank, Jimmy Giuffre e altri ancora. Di lui si interessa anche la RCA, che tra il 1950 e il ’51 registra per lui 2 LP (tra i primi prodotti: LPM 34 e LPM 36) sotto il titolo André Previn at the Piano e André Previn by Request, che ottengono un grande successo. Terminato il servizio militare, nel 1953 collabora con Shorty Rogers in un LP, sempre della RCA, sotto il titolo Collaboration con un complesso che comprende Milt Bernhart (tb), Bud Shank (as e flauto), Bob Cooper (ts e oboe), Jimmi Giuffre (bar. sax), Joe Marshall (g), Shelly Manne (dr) e Joe Mondragon (b). Si può notare che la presenza di Previn comincia a portare nel jazz anche strumenti come il flauto e soprattutto l’oboe, fino ad allora praticamente assenti. Negli anni che vanno dal 1950 al 1959, André compone, arrangia, suona e dirige numerose colonne sonore di film per la MGM, tra i quali " Gigi ", col quale ottiene il primo Oscar, " The Four Horsemen of the Apocalypse ", " The Subterraneans " ( in Italia " La nostra vita comincia a mezzanotte " ) in cui si avvale, per la composizione e la registrazione, della collaborazione di Gerry Mulligan, Jack Sheldon, Art Pepper, Bill Perkins, Russ Freeman, Red Mitchell, Shelly Manne e Buddy Clark. In questa colonna sonora spicca una composizione di Previn, Like Blue, per la quale ottiene l’assegnazione del Grammy Award.
Nel 1955 inizia a registrare per la Contemporary Records per una serie di LP nei quali, prima sotto il nome di " Shelly Manne & His Friends ",poi sotto quello di " André Previn & His Pals " e infine " André Previn and His Trio ", collabora con Shelly Manne, Red Mitchell (b) e Frank Capp (dr). Per la casa discografica californiana registra anche un LP in cui suona al pianoforte antiche musiche tradizionali inglesi, alcune delle quali hanno strane assonanze con qualche canzone di successo dei Beatles. Scaduto il contratto con la Contemporary Records, registra per la Columbia Records con grandi orchestre di archi, tra le quali è presente anche il suo trio. Alterna anche registrazioni con Benny Goodman, nel 1958, per il quale compone il brano " King and Me " che registra con un complesso formato da Barney Kessel, Frank Capp, Leroy Vinnegar e lo stesso Benny Goodman, e che va ad arricchire le performance del famoso clarinettista, cui lo univa l’amore per la musica classica.
I suoi contatti con la musica jazz cominciano però a farsi più rari verso la fine degli anni Sessanta, in cui Previn dirige numerose importanti orchestre sinfoniche.
All' inizio degli anni Ottanta i tempi diventano pero' maturi per un suo temporaneo ritorno al jazz. Dopo aver registrato con il violinista Itzhak Perlman alcuni LP, uno dei quali dedicato alla musica di Scott Joplin, registra anche un CD con una crepuscolare Ella Fitzgerald, che però non ha grande successo. Nel 1989, reduce da una serata nella quale dirige la Patetica di Cajkovskij, si ritrova, after hours, con i vecchi amici Ray Brown e il chitarrista Joe Pass per la registrazione, per la Telarc, del primo di una serie di CD, cui seguiranno altri negli anni Novanta, con Ray Brown e il chitarrista Mundell Lowe per la Deutsche Grammophon, per la Verve e per la Angel Record, con Warren Vaché (tp), Mundell Lowe, Ray Brown, Grady Tate e l’Antioch Baptist Choir.
Genio e gentiluomo Andre'.

 
   
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