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QUELLI DELL' HOME RECORDING
Ovvero come fare buona musica nel terzo millennio anche a distanza e con temi semplici

 

 

di Adriano Pateri



L' Home recording è stato per anni uno spauracchio irraggiungibile per chi non intendeva servirsi di uno Studio di registrazione accollandosi i rilevanti costi, e che non fosse dotato di apparecchi di registrazione e riproduzione ad alta tecnologia. Un altro problema era quello di trovare il modo di infilare in casa i vari musicisti, specialmente il minimo indispensabile costituito da una sezione ritmica di basso e batteria. Alla soluzione di quest'ultimo problema hanno contribuito le basi ritmiche preregistrate da professionisti e di qualità e disponibilità sul mercato.


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La nostra storia iniziò appunto con tutti questi problemi ma con la voglia matta di fare musica insieme malgrado l'essere dislocati in luoghi e città separate, nella fattispecie Milano per il pianoforte, Roma per il cantante e tastierista, Civitavecchia per il sax/flauto e più tardi la chitarra elettrica. A questo punto e premesso il possesso di registratori e microfoni decenti oltre che di basi ritmiche preregistrate, si trattava di registrare i vari pezzi del puzzle e cioè le varie tracce di ciascuno strumento da assemblare in fase finale.
Per trasmettere i vari file digitali ci servimmo della posta elettronica con relativi allegati. Ma occorreva un centro più o meno sofisticato che allestisse l'assemblato producendo il brano completo finale. La soluzione ce la diede il cantante tastierista di Roma: Gianni Flores che oltre ad essere preparato musicalmente possedeva la competenza necessaria per completare il lavoro su computer con l'utilizzo di un ottimo software di registrazione: il sistema audio digitale Pro Tools. Le tracce singole dei vari strumenti arrivate a Roma come allegati ad email in formato MP3 a 320 bps venivano così assemblate a Roma con controllo dei volumi e bilanciamenti vari. Spesso, in alternativa alla base ritmica preregistrata interveniva Marcello Rocchetti al basso fornendo la sua traccia. Della base preregistrata usavamo allora la sola batteria. Per anni ci siamo appagati, spesso sudando sangue, per cercare di produrre cose per quanto possibile valide musicalmente, essendo tutti dei dilettanti. E spesso ci siamo riusciti pur essendo lontani gli uni dagli altri. Il servitor vostro al piano a Milano, Giulio Cesare Gasparini (sax ten. e flauto) e Marcello Rocchetti al basso, entrambi a Civitavecchia, Gianni Flores vocalist/tastierista ed ottimo tecnico del suono a Roma e di recente, aggiunto alla congrega, un grande chitarrista: Sergio Saladino anche lui da Civitavecchia. Riascoltando, a distanza di anni qualche brano registrato posso dire che tutto sommato ne sia valsa veramente la pena.

 



 

 

 

 
 
   
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